La Bocciatura: un evento in famiglia
La bocciatura è un evento delicato non solo per tuo figlio, ma per tutta la famiglia.
Si generano una vasta gamma di emozioni: rabbia, delusione, senso di colpa e ansia per il futuro.
Come genitori non siamo preparati ad affrontare questa situazione e quindi oscilliamo tra il desiderio di proteggere nostro figlio e la necessità di affrontare le cause che hanno portato all’insuccesso scolastico.
Tenere una “giusta distanza emotiva” è complicato perché è facile identificarci con quello che è successo a nostro figlio.
Allora affiorano frasi che possono aggravare il senso di fallimento come:
- Mi hai deluso!
- Da te non me lo sarei aspettato!
Adesso che tuo figlio è stato bocciato recriminare, accusare e disperarsi non produce nulla di buono.
Cosa serve per superare questo momento e generare il successo che volete?
In questo articolo non mi soffermerò sul “perché” e voglio chiarirti subito questa scelta.
Quando chiami l’idraulico perché in casa c’é un tubo che perde e hai i pavimenti allagati non ti importa sapere il perché si è rotto il tubo, ma vuoi che l’idraulico fermi subito la perdita.
E lo presserai affinché lo faccia il prima possibile.
Poi solo quando la tua casa sarà di nuovo all’asciutto gli chiederai com’è successo e come puoi evitare che si ripeta in futuro.
Allora allo stesso modo cerchiamo di trovare il modo per capire: come rendere produttiva questa situazione: LA BOCCIATURA
Solo dopo che avrai i risultati che vuoi ci soffermiamo ad analizzare il perché si è originata, quali sono le cause sottostanti e affrontarle con un approccio costruttivo per trasformare l’evento in un’opportunità di crescita.
“Una caduta serve per rialzarsi più forte di prima e a riprovare con maggiore determinazione e impegno”
Ora vedremo insieme i passi da fare affinché i risultati futuri siano differenti.
Se la causa della bocciatura sia scarso impegno, responsabilità della scuola o altre situazioni, in questo momento quello che vediamo è un risultato, una situazione da risolvere, una valutazione che non è quella che volevate né tu né tuo figlio.
Consolare o Punire?
Prima di decidere come Tu reagirai di fronte a questa situazione, devi comprendere! Quindi tra Consolare o Punire scegli CAPIRE !
Comprendo che come genitore hai investito aspettative e hai delegato tanto alla scuola per l’educazione di tuo figlio e questa situazione può farti sentire frustrato.
Anche se provi rabbia cerca di capire cosa prova lui : tristezza, svilimento, sconfitta? E’ importante capire le sue sensazioni.
Non giudicare così solo riuscirai ad avere un dialogo sereno e tranquillo e capire insieme a lui, attraverso un ascolto attivo.
Non giudicare ti permette di prendere le distanze e spegnere un po’ le emozioni.
In questo momento è necessario che tu sia calmo ciò ti rende produttivo per uscire da questa situazione.
Adesso ha bisogno di Te non di essere contro di Te
Tuo figlio ha bisogno di te in questo momento, di averti al suo fianco, il genitore adulto che lo accetta e lo ama anche se ha sbagliato e che non perderà la tua fiducia e che non lo faccia sentire solo.
In questo momento la sua paura più grande è di averti deluso e che per questo tu non lo amerai più come prima.
“E’ quando il gioco si fa duro che bisogna tirare fuori le risorse”
Ora tu devi restare al suo fianco cercare di accogliere quello che è accaduto e comprendere insieme come risolvere, come cambiare.
Come si sentirebbe se proprio adesso tu non gli stessi accanto o peggio iniziassi a giudicarlo non degno del tuo amore?
Parlare con tuo figlio dicendogli ” Comprendo la tua situazione e mi dispiace” è importante, perché capisca che sei lì ora insieme a lui e ti dispiace non per il fatto che non sia promosso ma che in questo momento lui non sia felice come vorresti. Se hai vissuto difficoltà scolastiche o una bocciatura diglielo per fargli capire che sai cosa si prova, ma solo se è vero!
“Come lui sta è più importate di un risultato”
I ragazzi devono sentire che tu sei deluso del risultato non di lui, aver deluso un genitore oggi per un ragazzo è la più grande frustrazione.
E’ necessario fargli capire che le difficoltà si superano trovando nuove strade e che questo è un problema temporaneo.
“Una Brutta Esperienza non significa una Brutta Esistenza”
Come sta reagendo tuo figlio?
- Lui Minimizza: significa che è ferito e che non vuole far sapere quanto sia stato ferito e quanto si senta vulnerabile. Come un animale ferito cerca di sembrare normale per non essere attaccato magari da chi invece è stato promosso. Fagli capire che comprendi le sue ferite e aiutalo a guarirle
- Lui si vanta: la sua autostima si sta “dissanguando” si sente un perdente e quindi siccome non trova via d’uscita, cerca di mascherare la sconfitta dando valore, da caratteristica di unicità. Aiutalo a definire in termini corretti l’accaduto e rafforza la sua autostima
- E’ Sconvolto : non dorme, mangia poco, non esce più, si sente sopraffatto da un cambiamento che non sa gestire. Aiutalo a gestire il cambiamento facendolo partecipare ad attività che lo rafforzino
- Si Vergogna: Non vuole far sapere in giro o racconta una sua versione dell’accaduto. Aiutatelo non tanto a gestire il pensiero della gente, ma a capire che non è successo nulla di strano. Quando si partecipa ad una competizione si può anche non arrivare al traguardo.
“Il fallimento inizia solo quando si smette di provare a vincere”
Ora che sappiamo come sta reagendo lui, iniziamo a costruire o meglio a prevenire.
Bocciati a Scuola e Vincenti nella vita?
A questo punto sei pronto per comprendere che se personaggi illustri come:
Guglielmo Marconi (inventore), Albert Einstein (fisico), Giulio Andreotti (senatore), Daniel Pennac (scrittore), AL Pacino (attore), Luigi Einaudi (presidente della repubblica), Margherita Hack (astrofisica), Luigi Pirandello (premio nobel), e altri personaggi illustri,
hanno avuto le loro bocciature, questo non è stato lo stop definitivo, ma forse proprio quell’incidente di percorso gli ha permesso di trovare la loro strada.
Essere bocciati a scuola significa automaticamente essere vincenti nella vita o viceversa? Dipende!
Certo è che sono quelli che non hanno mollato nonostante le difficoltà sono quelli a risultare vincenti, quelli che si rialzano dopo una sconfitta. La tenacia di superare le difficoltà è certamente una caratteristica dei vincenti e tutte le persone che arrivano e restano al successo sono persone che hanno questa caratteristica.
Adesso lo aspetta l’estate e poi un nuovo anno, cosa vuole dal nuovo anno scolastico?
In questa estate lavorate insieme per progettare e prevenire il ripetersi di questo “risultato indesiderato”.
Ognuno dovrà assumersi parte della responsabilità dell’accaduto e forse ci saranno delle rinunce dovute al mancato obiettivo, ma non punizioni, solo rinunce. Probabilmente non tutto è andato come doveva andare, forse perché non c’è stato il dovuto impegno o forse perché è mancato il metodo, questo è il momento di capirlo.
Non importa di chi sia la colpa, trovare un colpevole non serve, in questi casi molto meglio decidere di fare tutto il possibile per imparare da questa nuova esperienza.
“Il vero fallimento è non imparare nulla dell’esperienza vissuta”
Insieme decidete dove volete essere l’anno prossimo e in questi giorni
…
Analizzate l’accaduto:
- ci sono stati fattori esterni?
- ha avuto difficoltà di apprendimento?
- ci sono stati problemi emotivi o relazionali? Bullismo? Conflitti Familiari?
- la scelta fatta era giusta?
- é mancata la motivazione?
- il metodo di studio è inadeguato?
- ha sfruttato tutte le sue risorse?
- c’è qualcosa che gli è mancato?
- cosa ha imparato?
- cosa è andato male e bisogna cambiare?
- cosa è andato bene e terrà come punto di forza?
Ascolta attentamente cosa ha da dirti sempre mantenendo la calma ed evitando accuse.
Definite un futuro realizzabile sfruttando le varie alternative:
- Ripetere
- Cambiare scuola
- Lasciare la Scuola
Valutate insieme i pro e i contro di ognuna delle tre alternative.
“La scelta deve essere coerente con quello che vuole ESSERE”
Cosa lo sosterrà lungo il percorso? La Motivazione!
Costruite una serie di motivi, mai solo uno, per cui vuole essere lì il prossimo anno (promosso nella stessa scuola, in una differente o con un buon lavoro).
Tante devono essere le motivazioni perché saranno la benzina lungo la strada, la potenza che lo sosterrà in salita.
Le motivazioni devono essere ancorate a lui, non è certo preoccuparsi degli amici o di cosa pensano i conoscenti.
Nelle difficoltà noi troviamo forza nelle motivazioni “interne” mentre le motivazioni “esterne” sbiadiscono.
Ad esempio nella mia storia scolastica quando scelsi di andare al Liceo Scientifico il motivo (esterno) era perché ci andava un mio grande amico, ma poi scelsi di smettere di studiare perché (motivazione interna ) ci stavo male tanto da farmi bocciare.
Tuo figlio e il prossimo anno, qual è il primo passo? Autonomia e Responsabilità
Adesso deve definire il prossimo passo, la prima azione pratica da mettere in pratica.
Tuo figlio deve diventare protagonista nel suo percorso. Incoraggiare l’autonomia e la responsabilità spingerà la crescita personale e il senso di autoefficacia.
Scegli strumenti di qualità
Se dovessi incidere un pezzo di vetro sceglieresti un tagliavetro, per tagliare un albero un’ ascia, per rompere un mattone un martello e così via:
“Per ogni azione esiste uno strumento specializzato”
Per la scuola esistono strumenti? Certo!
Tecniche e metodologie di apprendimento efficace che vanno dalle più semplici alle più complesse, tecniche di motivazione, pensieri vincenti che fanno rimanere tuo figlio concentrato sui suoi obiettivi e gli fanno superare specifiche difficoltà.
I passaggi fondamentali per tuo figlio sono:
- Stabilire obiettivi raggiungibili: se sa che può raggiungere un traguardo ed è alla sua portata, mantenere la motivazione e l’impegno è più semplice
- Pianificare lo studio: un metodo di studio efficace parte dall’avere un piano di studio strutturato e una lista di attività quotidiane da portare avanti
- Monitorare i progressi: periodicamente sedetevi per capire cosa funziona e cosa correggere
Tutti questi strumenti puoi trovarli attraverso molti modi e specialisti, ma esiste un modo in cui puoi applicarli e prenderli tutti insieme: il Metodo di Studio O.S.A.R.E.®
O
ORGANIZZARE
ORGANIZZARE I TEMPI DI STUDIO
QUANDO STUDIARE
PER QUANTO TEMPO STUDIARE
COME AVERE
PIU' CONCENTRAZIONE
PIANIFICARE OBIETTIVI
GESTIRE LA SESSIONE DI ESAMI
S
STUDIARE
COME AFFRONTARE QUALSIASI TESTO
LETTURA EFFICACE
SCHEMI VINCENTI
MAPPE MENTALI
COME PRENDERE APPUNTI A LEZIONE
A
ATTEGGIAMENTO
COME ESSERE INDISTRAIBILE
SUPERARE SFIDE E OSTACOLI
CREARE TEMPO LIBERO OLTRE ALLO STUDIO
COME MOTIVARTI
R
RICORDO
MEMORIZZARE SENZA FATICA
RICHIAMARE FORMULE, DATE, CODICI
IMPARARE UNA LINGUA STRANIERA
E
ESPRESSIONE
DISTRUGGERE L'ANSIA DA ESAME
SUPERARE UN TEST O UN CONCORSO
Trasformare la bocciatura in un’opportunità di crescita
Affrontare la bocciatura di un figlio è una sfida complessa, ma può diventare un’occasione per rafforzare il nostro rapporto genitore-figlio e promuovere lo sviluppo personale del ragazzo. È fondamentale adottare un atteggiamento empatico, costruttivo e orientato alla soluzione dei problemi.
Punti chiave da ricordare:
Ascolto e dialogo: creare un ambiente in cui tuo figlio si senta compreso e supportato.
Analisi delle cause: identificare i fattori che hanno portato alla bocciatura per intervenire efficacemente.
Pianificazione condivisa: coinvolgere il tuo ragazzo nelle decisioni riguardanti il suo percorso scolastico.
Supporto professionale: non esitare a chiedere l’aiuto di specialisti quando necessario come nel nostro servizio di coaching
Ricordiamo che ogni studente ha tempi e modalità di apprendimento diversi. La bocciatura non definisce il valore di una persona, ma può rappresentare un momento di riflessione e riorientamento verso un percorso più adatto alle sue caratteristiche e aspirazioni.
ATTENZIONE: Questo articolo è scritto da chi è stato bocciato in 1° superiore e si è sentito “non ok” per questo. Poi dopo qualche anno ha recuperato quella bocciatura arrivando ad una laurea e al master.
Quello che ho scritto sono sensazioni ed esperienze che anche io ho “provato sulla mia pelle” e vorrei aiutare chi si trova laddove sono stato anche io ad uscirne con la consapevolezza che un anno perso a volte può essere la riflessione, la pausa per ritrovare lo slancio fino al traguardo.
A Te Genitore, come me, chiedo di stare accanto a tuo figlio ORA!Chiama per capire come ti possiamo aiutare
la prima consulenza è gratuita

